Editoria,  Io, Ilaria e...,  Racconti Brevi

Società e Social

I giovani da facebook se ne sono andati e hanno fatto bene, così per una volta la colpa di questa giungla invivibile possiamo darla alla nostra generazione.

Io non so se son state le droghe degli anni 80/90, ma certi gruppi sono come sabbie mobili, tirate giù (per citare Battiato).

Ci son donne che postano foto di fondoschiena prosperosi, scatti rubati ad altre donne e tutti giù a ridere. Ma quanti anni avete?

Ci son uomini che postano foto di transessuali con battute che i quattordicenni di oggi non fanno.

E son tutti convinti che se ti esponi così, meriti questo.

Non son stati capaci di evolversi, non son stati capaci di liberarsi dei vecchi stereotipi, ognuno straconvinto di poter giudicare l’apparenza. Ma precisamente dove avete acquisito questo diritto, sullo scivolo del parco giochi vicino a casa?

Poi mettono la bandiera arcobaleno sulla foto profilo, condividono i post di Vanessa Incontrada, crescono figli.

A 50 anni mostrano un’insicurezza che dovrebbe essere superata, postando selfie provocanti in attesa dei commenti arrapati.

Se ti piaccio allora esisto.

Tutto qua.

Cosa pensino, cosa sognino, non importa a nessuno.

A nessuno importa e tantomeno a loro.

Essere chiamate Milf è un grande complimento.

Tutti quelli che non approvano le invidiano.

Non sanno leggere.

4 righe di testo son già troppe.

“Troppo lungo, fate post più brevi”

Neanche lavorassero per l’intelligence che non possono permettersi distrazioni durante una missione.

Tutto ciò che sanno lo imparano su facebook.

Tutto ciò che non sanno non ci tengono a saperlo.

Scatenano guerre sulle opinioni, dimenticando i fatti oggettivi. Liberi di offendere, etichettare, insultare chiunque agisca o pensi diversamente da loro.

Tornando al fondoschiena, ho fatto notare quanto fosse immaturo quel post.

Mi è stato risposto che evidentemente se mi brucia sono pure io così.

Così come?

E se fosse?

Io difendo l’intelligenza, non me stessa!

Considerano gli eventi circoscritti alla sfera di ciascuno perché loro per primi non varcano il cancello del proprio orticello.

Boh, sembrerà pure che me la tiro, ma io con queste menti ristrette, prive di slancio, creatività e aerazione mi sento affogare.

Ilaria Corona

Mamma, scrittrice, blogger e sperimentatrice, ho sempre la Nikon in borsa, amo i viaggi ma non viaggio per pigrizia. Ho un'insana passione per i libri e sono affetta da tre rare malattie: - Acquisto compulsivo di libri - Cucinomania - Sindrome della chioccia

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